Una lezione dal mondo della cantieristica navale
Articolo di Michela Lupi
Ho visto da vicino la meraviglia di una nave in costruzione, la bellezza del cantiere, le maestranze all’opera in un progetto ad alta complessità. Una nave è come una città in miniatura, ospita negozi, ristoranti, un piccolo ospedale con sala operatoria, piscine, teatri, per la sua realizzazione sono necessarie tantissime professionalità diverse e tanti fornitori.
Secondo voi quale sistema produttivo si adatta meglio alla costruzione di una nave? La risposta è semplicemente sorprendente: un sistema a rete, con tante officine e competenze che operano simultaneamente e che sono capaci di coordinare anche il lavoro di tanti piccoli e grandi fornitori esterni. La rete, come un organismo vivente, sostiene la realizzazione dell’opera e quando le cose non funzionano il genio creativo e l’immaginazione possono andare oltre gli schemi, gli standard, per percorrere strade inesplorate.
Cosa è che sostiene la rete? Sicuramente la conoscenza multidisciplinare, sapere non solo del proprio lavoro ma anche delle altre specialità, acquisire quella che possiamo chiamare “intelligenza collettiva”. Quando parliamo di intelligenza collettiva ci possiamo riferire a quella capacità di un gruppo di persone di risolvere problemi tramite la collaborazione. Il comportamento cooperativo degli individui che appartengono, ad esempio, ad una data organizzazione possono scambiarsi informazioni, condividere le conoscenze ed essere più efficienti.
Una tecnica che funziona bene è far ruotare le persone nelle diverse aree di specializzazione in modo da acquisire una conoscenza ampia costruita attraverso l’osservazione e la pratica direttamente sul campo. La rotazione consente alle persone di tenere i confini tra le funzioni molto morbidi, di dare vitalità ai percorsi di carriera e rafforzare anche la collaborazione spontanea, determinata dalla conoscenza reciproca e dalle relazioni informali quotidiane. Questo per me è il lato spontaneo del cambiamento, quando la complessità aumenta e le procedure non sono sufficienti a sostenere la realizzazione del prodotto finito, entra in gioco la parte informale della cooperazione, del mutuo aiuto, della creatività. Questo cambiamento tuttavia si può determinare solo a condizione che il terreno, la rete, sia stata ben nutrita, per consentire alle persone di potersi esprimere al meglio del proprio potenziale. Il mio pensiero va a tutte le organizzazioni che mai come oggi si dovranno prendere cura delle rete, delle persone e delle interrelazioni per consentire di trovare le soluzioni appropriate ai problemi complessi che, nelle nostre aziende, siamo costantemente chiamati ad affrontare. Quando parlo di rotazione mi riferisco a tutti i livelli, è necessario che, anche per periodi limitati nel tempo, ci sia la possibilità di lavorare in parti diverse dell’organizzazione, di vedere con i propri occhi come funzionano le cose altrove, per uscire da una visione a silos. In prospettiva, una soluzione possibile è quella di non definire troppo i ruoli e collegare ogni ruolo ad una missione e scopo più alto dell’organizzazione, staccando le persone da task specifici e micro obiettivi, abbracciando invece obiettivi collettivi che trascendono i confini dei dipartimenti e delle persone stesse.
In natura tutto è interconnesso ed interdipendente, la sostenibilità è sostenuta dalla diversità e gli schemi si rinnovano costantemente: la natura è creativa ed intelligente. Le nostre organizzazioni sono come dei sistemi viventi: applicare i principi della natura per risolvere i problemi complessi del nostro tempo è molto saggio, considerando che la natura ha circa 3.5 miliardi di anni di esperienza e quindi ci possiamo affidare ai suoi principi e alle sue proprietà. Quando applichiamo i principi della natura nelle nostre organizzazioni siamo più creativi, possiamo risolvere con più facilità i problemi e costruire relazioni più armoniose. Synthesis aiuta gli individui a riconnettersi con la natura, i leader a trovare soluzioni innovative, transitando le sue strategie all’interno dell’organizzazione.
Se hai bisogno di supporto per risvegliare la motivazione, ritrovare significato in quello che si fa, creando un senso di scopo collettivo, contattaci.
Crediti: Foto di Michela Lupi